Le Protagoniste

DICONO DI NOI

DONNE IN CDA: INDAGINE FONDAZIONE BELLISARIO, SALGONO DAL 5,9% AL 23% MA SOLO 3,2% HA DELEGHE

novembre 19, 2014

È stata una legge, quella sulle quote di genere nelle società quotate e controllate, a cambiare verso virando sul femminile, al sistema di governance italiano. Ma dopo la legge, come afferma Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario e teorica delle “quote” che hanno consentito l’ingresso di tante donne che, senza obbligo, sarebbero rimaste in panchina, ora bisogna cambiare la cultura e i comportamenti. “Matteo Renzi è un grande innovatore, ha capito per primo che bisognava puntare sulle donne – afferma la Golfo presentando in anteprima all’Agi i sorprendenti dati di bilancio a due anni dall’entrata in vigore della legge – sono sicura comunque che il nostro lavoro legislativo gli abbia facilitato il compito”.

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AZIENDE ITALIANE, LA FORZA DELLE DONNE

novembre 11, 2014

di Roger Abravanel
Chi scrive è stato tra i primi fautori delle quote rosa per avere più donne nei consigli di amministrazione italiani (Cda). L’obiettivo era di migliorare la qualità dei Cda perché nelle aziende all’estero è dimostrato che il contributo femminile li rende migliori. Può sembrare strano che un fautore della meritocrazia possa avere spinto per le «quote», ma la logica era quella delle «azioni positive» del mondo anglosassone: per un periodo limitato bisogna forzare l’inserimento di generi (o razze) discriminate, altrimenti il cambiamento non avviene. C’era anche la speranza che avere più donne nei Cda avrebbe portato a un’altra ricaduta: la crescita dei ruoli femminili nel management, rompendo quel «soffitto di vetro» che riduce la percentuale di donne man mano che si sale nella gerarchia aziendale.

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PIÙ DONNE NEI CDA DELLE QUOTATE? LA LEGGE 120/2011

novembre 6, 2014

di Laura Micca
È il titolo della mia tesi in Scienze internazionali, elaborato in Diritto societario internazionale e affronta proprio il tema della parità di genere negli organi di amministrazione e controllo di società
quotate e controllate. Si, perché di uguaglianza tra uomini e donne non si parla solo per Legge e in ambito strettamente economico ma anche nel mondo accademico e può accadere che le quote di genere diventino il tema di una tesi di Laurea.

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FONDAZIONE BELLISARIO: ECONOMIA POSITIVA NUOVA FRONTIERA CRESCITA

settembre 30, 2014

Adnkronos – “L’economia positiva è la nuova frontiera della crescita del nostro paese”. A dirlo Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, intervenendo al convegno ‘Leadership etica: presente e futuro’, che si è svolto ieri sera a Roma, moderato dalla conduttrice televisiva Lorena Bianchetti. “Il momento che stiamo vivendo – spiega Lella Golfo – è tragico e all’orizzonte non si vedono segnali di ripresa. Bisogna attrezzarsi perché dobbiamo trovare nuovi strumenti, anche finanziari”. Ripercorrendo poi l’impegno a favore delle donne e della società della Fondazione nel corso degli anni, Lella Golfo sottolinea che “bisogna rimettere al centro della società, politica ed economica, l’etica: un leader etico lavora infatti per il bene comune e non per il suo elettorato”.
“Abbiamo bisogno di ripensare -afferma Letizia Moratti, co-fondatrice della Fondazione San Patrignano- i nostri modelli economici e sociali. L’economia positiva pensa a realizzare i cosiddetti indici di positività economica. Il concetto di Pil impatta in maniera concreta sul sistema paese. L’obiettivo è che le imprese possano pensare in una logica di lungo periodo, investendo in progetti che abbiano orizzonti temporali lunghi a favore delle generazioni future e dell’ambiente”. Ma tutto ciò, per Letizia Moratti, “richiede un impegno delle autorità”.

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GOLFO: PAOLA BALDUCCI AL CSM OTTIMA SCELTA MA 4 DONNE ANCORA POCHE

settembre 24, 2014

Faccio le mie congratulazioni e i miei auguri di buon lavoro alle quattro donne nominate nel nuovo plenum del Csm. Sono molto orgogliosa che tra loro ci sia Paola Balducci alla quale la Fondazione Bellisario nel 2009 ha assegnato la Mela D’Oro ‘per l’impegno professionale ed accademico nel settore della giustizia’. Le ho espresso subito la mia felicità per un ruolo che riconosce l’impegno, la serietà e le competenze maturate come giurista nella sua lunga e brillante carriera. Sono certa darà un contributo forte e incisivo al lavoro che aspetta il nuovo organo di autogoverno della magistratura”. Lo dichiara Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario.

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EUROPEE: GOLFO, SU PARITÀ DUE PESI E DUE MISURE

marzo 21, 2014
“Speravamo che le quote di genere uscite dal nostro Parlamento rientrassero subito nelle elezioni europee ma ancora una volta si é persa un’occasione per dimostrare agli italiani che ancora siamo un Paese democratico”.

Lo scrive in una nota Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario alla notizia del voto favorevole del Senato alla parità di genere per le prossime europee.
“La previsione delle tre preferenze per queste elezioni europee – continua – mi sembra un contentino poco riuscito e dovremo aspettare cinque anni perché la parità possa esprimersi nelle urne e solo in Europa. E tutto questo mentre il nostro sistema elettorale continua a non garantire un’equa rappresentanza di genere. Mi chiedo: perché per l’Europa, anche se solo nel 2019, il Parlamento si è espresso a favore dell’alternanza in lista e della presenza del 50% di donne e per le elezioni nazionali invece si é ricorso al voto segreto per bocciare le medesime regole?

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Milano, arrivano le “Donne ad alta quota”. Lella Golfo: “Una lobby del merito”

febbraio 20, 2014

da Affaritlaiani.it – Andrea Bufo
Donne tenaci, intraprendenti, brillanti, intelligenti, di successo. Sono quelle premiate dalla Fondazione Marisa Bellisario, nata da un’idea di Lella Golfo in memoria della prima donna manager che l’Italia ricordi. E che, per festeggiare i ‘primi’ 25 anni dalla nascita della fondazione, arriva a Milano la mostra ‘Donne ad alta quota’
Donne tenaci, intraprendenti, brillanti, intelligenti, di successo. La Fondazione Marisa Bellisario, nata da un’idea di Lella Golfo in memoria della prima donna manager che l’Italia ricordi, le premia dall’89. E oggi, per festeggiare i ‘primi’ 25 anni dalla nascita della fondazione, arriva a Milano, a Palazzo Reale, dopo la tappa romana, la mostra ‘Donne ad alta quota” che sarà aperta gratuitamente fino al 9 marzo.

L’esposizione, presentata da Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, insieme a Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura, Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario e curatrice dell’esposizione e da Stefano Lucchini, Direttore Relazioni internazionali e Comunicazione Eni e Consigliere Delegato Centro studi Assolombarda, riguarda ‘la memoria e il futuro dell’Italia’. La presenza di Lucchini è significativa: e’ uno dei due uomini, nella storia del premio, ad aver ricevuto il riconoscimento della ‘Mela d’Oro’.

“E’ sempre stato accanto alla nostra Fondazione – ha sottolineato Golfo – . Lui c’è sempre. L’altro premiato fu Antonio Catricala’ che mi e’ stato di aiuto per la legge delle quote di genere” quella n.120 del 2011 “una legge epocale, la più’ avanzata d’Europa, che ha iniziato a incidere nell’economia del paese. A quei tempi nei cda sedevano solo il 5,6% di donne, dopo qualche anno dalla legge la percentuale e’ salita al 17,4%”.

“E in futuro – azzarda Lella Golfo – speriamo di poter aprire una sezione anche agli uomini. Se lo meritano, perché’ no?” Per adesso pero’ il premio e’ rivolto al talento femminile, come e’ evidente nella mostra, patrocinata dal Presidente della Repubblica, promossa dal Comune di Milano e Palazzo Reale, che ospita foto, immagini, riconoscimenti, materiali d’archivio che raccontano l’impegno della Fondazione: “una lobby del merito” come la definisce la sua presidente. La mostra si snoda in cinque sezioni e un primo suggerimento per i visitatori arriva da Stefano Lucchini (in foto a destra)

“All’interno del percorso, che e’ veramente molto affascinante, troverete anche un settore per le giovani – spiega – . L’impegno che la fondazione ha sempre avuto verso i giovani con l’idea di spronarli, premiando le eccellenze e i talenti, e’ uno dei grandi esempi. Troverete una carrellata di donne straordinarie, ce ne sono tante, ma ne vorrei ricordare una e invito tutti a fermarsi davanti alla sua ‘storia’. Il premio si decise di darlo nel ’93 per ricordare Francesca Morvillo Falcone. Milano e’ una delle città’ che ha avuto piu’ attenzione per questo tema, con grande sensibilità’. Inviterei tutti a soffermarsi a lungo davanti al quadro della Morvillo Falcone per tutto quello che può’ significare”. Ad accogliere i visitatori nella prima sala c’e’ una video-intervista della Golfo, foto di momenti importanti, dagli incontri istituzionali con il Santo Padre, Presidenti della Repubblica e del Consiglio e ambasciatori, e materiali d’archivio inediti raccontano la storia della Fondazione. Dai convegni, alle ricerche; dagli appelli ai corsi di formazione; dalle pubblicazioni fino alla legge che introduce le quote di genere nelle società’ quotate e controllate. La seconda sezione e’ dedicata a Marisa Bellisario. Le foto, le onorificenze e i premi ricevuti nel corso della sua breve ma intensa vita raccontano la prima manager donna di un’azienda pubblica italiana (Italtel), prima icona ed esempio di leadership femminile. Poi c’e’ spazio per le missioni internazionali – dall’India alla Palestina, dall’Afghanistan al Rwanda – promosse per aiutare le donne meno fortunate attraverso’ iniziative di solidarietà’ e formazione.

E ancora una sezione dedicata al seminario Donna Economia e Potere, la “Cernobbio delle Donne” arrivata alla XIV Edizione, che ogni anno raduna centinaia di imprenditrici, manager e professioniste per approfondire i temi dell’attualità’ economica e politica. La quinta sezione mostra le autentiche protagoniste della Mostra: oltre 400 Mele d’Oro, simboli di coraggio, intraprendenza, intelligenza creativa, determinazione per una vera e propria “Esposizione del talento e delle virtu’ femminili”. Dalle ‘regine’ indiscusse della moda italiana come Alberta Ferretti, Angela Missoni, Carla Fendi, Imelde Bronzieri e Nicoletta Spagnoli, a manager e professioniste del calibro di Diana Bracco, Caterina Caselli, Beatrice Trussardi, Livia Pomodoro, Donatella Treu, Franca Coin, sono tantissime le eccellenze femminile che raccontano – con foto, filmati, oggetti personali e manufatti – se stesse e le ragioni del proprio successo. E poi ancora i pannelli dedicati alle Ministre della Repubblica che hanno ricevuto la Mela d’Oro e uno spazio riservato ai giovani talenti “scoperti” dalla Fondazione e alle neolaureate con il massimo dei voti in materie scientifiche, premiate nel corso degli anni.
Leggi l’articolo su http://www.affaritaliani.it/sociale/donne-ad-alta-fondazione-bellisario190214.html


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ISTITUTO PIEPOLI: 65% ITALIANI VOTEREBBE PARTITO “AL FEMMINILE”

febbraio 12, 2014

Il 65% degli italiani sarebbe propenso a votare un partito “al femminile”, il 24% contrario e l`11% sta ancora cercando di raccogliere informazioni per avere un`opinione assestata. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli, secondo cui “dalla propensione al voto possiamo ricavare un bacino elettorale potenziale superiore al 30% che rappresenta un risultato veramente significativo”.

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LEGGE ELETTORALE: GOLFO, RIVOLUZIONE È RIEQUILIBRIO DEI GENERI

gennaio 23, 2014

(ANSA) “Il riequilibrio tra i generi è il vero articolo rivoluzionario della proposta di riforma della legge elettorale. Finalmente si smette di lasciare la presenza di donne alla magnanimità dei segretari di partito e s’introduce un meccanismo che garantisce una congrua presenza femminile in Parlamento, come noi proponiamo da oltre 25 anni. E’ un segnale preciso di cambiamento e di svolta”.

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Rosa in alta quota

febbraio 6, 2013

Settimanale
Fondazione Marisa Bellisario
037781 www.ecostampa.it
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037781 www.ecostampa.it


salastampa

QUOTE ROSA: GOLFO, OGGI VITTORIA DI TUTTE LE DONNE

novembre 28, 2012

“Ho appena chiamato la Vicepresidente Reding per congratularmi con lei: il via libera della Commissione Europea alle quote di genere è una vittoria frutto della sua e della nostra determinazione di donne e rappresenta un grande passo avanti per l’Europa tutta.
Forse speravamo in un maggior coraggio da parte della Commissione e in regole più stringenti ma è un primo passo importante per una legislazione europea a favore delle donne e il segnale di un cambiamento culturale che darà grandi frutti.

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